Interferenziale

Questo particolare tipo di correnti si chiama interferenziale perché si forma ed interferisce con i tessuti nel punti in cui i campi di due diverse correnti a media frequenza si incrociano.

La corrente interferenziale è una corrente sinusoidale alternata a media frequenza (2500 Hz – 4000 Hz – 10000 Hz), modulata in ampiezza, caratterizzata da una capacità elevata di penetrazione nei tessuti e da un’ottima tollerabilità anche da parte dei pazienti particolarmente sensibili.

interferenzialeL’azione antalgica dell’interferenziale bipolare, con frequenza di modulazione compresa tra 0 e 200 Hz, viene ricondotta al meccanismo del gate control, alla stimolazione del meccanismo inibitorio, al blocco periferico della trasmissione dolorifica, alla rimozione delle sostanze algogene dalla regione colpita, come per la corrente TENS .

Variando la frequenza di modulazione impiegata, si può sfruttare anche un effetto eccitomotorio, che contribuisce, attivando la “pompa muscolare”, al ritorno del flusso venoso.

Applicazioni cliniche

La corredolorinte interferenziale è particolarmente indicata per artrosi delle articolazioni profonde (anca, rachide lombare), tendinopatie profonde e per ipotrofia muscolare di muscoli normalmente innervati e profondi.

La corrente interferenziali viene utilizzata in campo fisioterapico a scopo eccitomotorio ed antalgico.

Effetti terapeutici

Effetto eccitomotorio: provoca la contrazione dei muscoli normalmente innervati e profondi.

Analgesia: potrebbe provocare vasodilatazione la quale, attraverso l’aumento del flusso sanguineo locale, rimuoverebbe dai tessuti le sostanze algogene.

Viene applicata nel trattamento delle seguenti patologie:

Artrosi profonde (anca, rachide lombare e cervicale)

Tendinopatie profonde: Tendinite dell’anca e della spalla

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