Per aver un viso più luminoso si può ricorrere alla crioterapia dermatologica che utilizza il freddo a scopo trattante. La crioterapia crea un minishock termico sulla superficie della pelle che accelera la diffusione dei principi attivi associati a scopi esfolianti e ringiovanenti.
Che cos’è la crioterapia per la pelle?
Per crioterapia dermatologica s’intende il trattamento di lesioni cutanee, o per schiarire macchie del viso, e mucose attraverso il congelamento dei tessuti del derma. Si basa sull’effetto provocato sui tessuti cutanei dalle basse temperature attraverso la formazione di cristalli di ghiaccio extra ed intracellulari e che consistono essenzialmente nella distruzione dei cheratinociti a -30 ° e dei melanociti a -3°.
La crioterapia può essere molto utile nel trattamento delle cheratosi seborroiche multiple di entità mediogrande che si sviluppano dopo i trent’anni. In questo caso, evitando l’anestesia generale, la crioterapia può servire per ridurre lo spessore delle cheratosi preparandole al successivo curettage, o, attraverso sedute multiple, provocandone il progressivo distacco.
Come funziona la crioterapia: Il freddo provoca la necrosi cellulare attraverso una sequenza di meccanismi che si riassumono:
- Formazione di cristalli di ghiaccio intracellulare che provocano la lisi meccanica della cellula
- Anomala concentrazione degli elettroliti cellulari con conseguenti alterazioni irreversibili del ph della pelle
- Formazione di cristalli di ghiaccio negli spazi extracellulari, con aumento del gradiente osmotico e richiamo di acqua dalla cellula, che finisce collassata:
- Shock termico con alterazioni delle lipoproteine cellulari.
Le alterazioni circolatorie locali completano la necrosi distrettuale. Infatti, quando la temperatura locale scende a -50 °C si realizzano fenomeni di stasi, trombosi venosa e capillare tessutale.
Il dermatologo quindi grazie all’ azione dell’azoto liquido andrà a bruciare i vostri inestetismi che andranno subito in necrosi formando una crosticina che in breve tempo cadrà. E bene non prendere il sole sulla parte esposta per almeno un mese.