Sixtus Tecnosix RiEnergy Biorisonanza Magnetica per il Defaticamento

• Alimentazione Uscita: 5Vdc / 1,5-2.2° 
• Alimentazione Ingresso: 100-240Vac 
• Batteria Ioni di litio 1100mAh 
• Dimensioni mm 118x67x16 
• Classe di isolamento (CEI EN 60601-1) II 
• Parte applicata (CEI EN 60601-1) BF 
• Tensione max uscita 12V 
• Corrente massima uscita 250 mA 
• Frequenza dell’onda quadra 1-200 Hz 
• Duty cycle 0-100% 
• Bluetooth 4.0

• 1 RiEnergy 
• 1 Alimentatore 
• 1 Cavo USB—mini USB 
• 1 Materassino Total Body 50 x 150 cm 
• 1 Borsone Trasporto 
• 1 Applicatore ø 11 cm  
• 1 Manuale 
• 2 Fascia elastica per fissaggio 
• 1 Batteria ricaricabile 
• Guscio protezione 

Brochure Tecnosix Rienergy

Manuale istruzioni Tecnosix Rienergy

La NASA: e le sue scoperte 

La ricerca in questo ambito, di cui la pietra miliare si può considerare lo studio del 2003, della durata di 4 anni, condotto presso i laboratori della NASA dal Dr. Thomas Goodwin, PhD, sulla capacità di campi magnetici pulsa• di migliorare la crescita e la riparazione dei tessuti nei mammiferi, ha portato allo sviluppo della tecnologia alla base della RiEnergy che, in effetti, sostituisce tecnologicamente le frequenze naturali della Terra con segnali simili generati elettronicamente.
Questa nuova tecnologia, inizialmente usata soprattutto per la calcificazione delle ossa, ha avuto negli ultimi anni un grande interesse da parte degli sportivi. Cerchiamo ora di spiegarne alcuni aspetti.

Le Cellule: un piccolo motore

Il nostro corpo è fatto da 100 mila miliardi di cellule, tutte differenti per scopi e funzioni. Queste sono poi suddivise in oltre 200 tipi diversi di cellula per scopo e funzioni: nervose, muscolari, di rivestimento, cellule che producono sostanze, altre che le assorbono, eccetera. Ogni cellula ricava l’energia per vivere in maniera completamente autonoma e funziona come un piccolo motore, alimentato dal carburante (gli alimenti) miscelato con l’ossigeno (trasportato dai globuli rossi attraverso la respirazione) e attivato dall’innesco dato dagli elettroni forniti dai mitocondri. Mancando uno solo di questi 3 fattori tutte le funzioni subiscono rallentamenti o alterazioni.

Il combustibile: l’Alimentazione.

È sicuramente la qualità di quello che introduciamo che influisce maggiormente sul funzionamento dei nostri 100 mila miliardi di motori, ma in questo caso non ci occuperemo degli alimenti, bensì di come trasportarli alle cellule. Ovvero ci occuperemo della circolazione sanguigna. Indirettamente poi, tramite l’aumento della circolazione, si arriva poi a collegarsi anche ad un argomento molto noto, ovvero all’equilibrio acido-basico che oggi suscita notevole interesse in tutta la ricerca, per le sue implicazioni sia a livello di salute in generale, che a livello delle prestazioni degli sportivi.

I Comburente: l'Ossigeno

La vita è legata alla presenza di ossigeno, di cui necessitano tutte le reazioni chimiche. Migliore, più efficiente è il trasporto di ossigeno alle cellule e migliore sarà il funzionamento dei nostri 100 mila miliardi di motori. Anche in questo caso non ci soffermeremo sull’ossigeno e sulla sua fisiologia, ma sul meccanismo di trasporto alle cellule ovvero la circolazione sanguigna.

I Mitocondri

Tutte le cellule nucleate contengono mitocondri che sono le centrali elettriche della cellula; producono l'energia necessaria per molte funzioni cellulari, quali il movimento, il trasporto di sostanze ecc.. Essi contengono gli enzimi necessari per far avvenire le reazioni chimiche che recuperano l'energia contenuta negli alimenti e l'accumulano in speciali molecole di adenosintrifosfato (ATP),  nelle quali si conserva concentrata e pronta all'uso.
I mitocondri prendono dalle molecole derivate dal cibo l’energia dei legame chimici. Questa energia è in forma di elettroni.
Le reazioni di fosforilazione ossidativa, il ciclo di Krebs e la betaossidazione sono tra le principali reazioni chimiche coinvolte in questo processo che dagli alimenti porta alla formazione dell’ATP.
Se i mitocondri sono le "centrali energetiche" della cellula, in questa analisi ci soffermeremo sui meccanismi che portano i nutrienti alla cellula (glucosio e altre sostanze come anche l’ossigeno) e che permettono di potenziare la produzione di ATP e quindi di rendere disponibile la maggior parte possibile di energia per le funzioni del corpo. L’ATP prodotta durante questi processi nei mitocondri potenzia le funzioni del nostro organismo maggiormente coinvolte nell’attività fisica, come la respirazione, la circolazione, il movimento, la digestione ma ovviamente anche tutte le le altre funzioni.

L’innesco: l’ATP

La maggior parte dei processi cellulari utilizzano come innesco la stessa fonte di energia, l’adenosina trifosfato o ATP. I gruppi fosfato in questo carrier energetico sono tenuti insieme da legami chimici ad alta energia. In determinate condizioni uno dei gruppi fosfati può staccarsi, liberando energia. L'energia liberata è utilizzata per le reazioni delle nostre cellule e quindi ha un impatto diretto sulla nostra vita, sulle prestazioni e ovviamente sul nostro benessere. Una volta rilasciato il gruppo fosfato ciò che resta è l'adenosina di fosfato (ADP). Queste cellule di ADP vengono poi ricaricate a ATP. Questo processo richiede l’utilizzo di energia, 
che proviene dal cibo che mangiamo. Se ci pensiamo bene la sua funzione è quella di una batteria ricaricabile che eroga energia dove necessita per poi ricaricarsi in un processo continuo.

L'acido Lattico

Tutt gli atleti sanno che l’attività fisica prolungata in condizioni anaerobiche porta alla produzione e all’accumulo di acido lattico. Oggi ogni atleta ed allenatore attraverso programmi specifici di allenamento e alimentazione cercano di migliorare la soglia di aerobiosi, ovvero tentano dal punto di vista macroscopico di far arrivare alle cellule attraverso la respirazione polmonare maggiori quantità di ossigeno possibile in modo da limitare la produzione di acido lattco. Oggi accanto a questo meccanismo si dispone della tecnologia RiEnergy che potenzia “dal basso” la respirazione cellulare, sempre con il medesimo obbiettvo di ridurre la produzione di acido lattico tipica della respirazione anaerobica.

L’equilibrio acido-base.

Secondo Premio Nobel, il Dr. Warburg, le cellule creano e mantengono una naturale differenza di potenziale tra i due lati della membrana cellulare (interna ed esterna). Ogni cella è progettata per avere una carica positiva sul lato esterno e una carica negativa all'interno. L'esterno si carica di ioni sodio, mentre l'interno della cella viene caricata con ioni potassio. Le due cariche sono separate dalla membrana cellulare che funge da isolante. All'interno della cellula sono pompe ioniche che pompano ioni dentro e fuori della cellula attraverso la membrana cellulare. Altri ioni potassio vengono pompati nella cellula mentre gli ioni sodio sono pompati fuori dalla cellula, carica positivamente la cella. La differenza di potenziale elettrico (tensione) attraverso la membrana è indicato come potenziale trans-membranico (TMP). Lo scienziato ha dunque classificato le cellule in base al loro potenziale di membrana identificando dei marco-gruppi. Il Dr. Warburg scoprì che le persone sane avevano tensioni delle celle di 70-100 mV, mentre le persone con malattie croniche avevano potenziali cellulari tra i -30 e -50 mV. Da queste basi si sono poi sviluppate numerose teorie, come quella della dieta acido-base. Warburg sosteneva che “La mancanza di ossigeno e l’acidità sono due facce della stessa medaglia: se una persona ha una, ha anche l’altra”. Cioè, se una persona ha un eccesso di acidità nell’organismo, automaticamente avrà una mancanza di ossigeno nel suo sistema cellulare. Sosteneva sempre Warburg che “le sostanze acide respingono ossigeno, a differenza delle alcaline che attirano ossigeno”. Un ambiente acido è quindi un ambiente senza ossigeno. Nelle sue opere sosteneva che bisogna evitare in tutt i modi in un ambiente acido e privo di ossigeno. In sintesi, quindi, le cellule sane, per mantenersi tali, devono vivere in un ambiente ossigenato e alcalino che consenta il loro normale funzionamento. E una corretta alimentazione, accompagnata da uno stile di vita sano e non sedentario, sono alla base del coretto funzionamento delle nostre cellule. Con la nuova tecnologia RiEnergy si offre un aiuto ulteriore a quei meccanismi scoperti dal premio Nobel per mantenere e migliorare il funzionamento delle nostre cellule, sia per il nostro benessere quotidiano che, ancor di più per gli atleti.

RiEnergy: l’attività fiisica fa bene?

Numerosi  studi clinici hanno dimostrato che l'attività fisica allunga la  nostra aspettativa di vita e fornisce protezione da malattie croniche e legate all’età. Ogni tipo di sport comprende dell'attività fisica, ma non tutte le forme di sport corrispondono a movimenti naturali del corpo. Spesso poi sono movimenti ripetuti in maniera tale che per la loro intensità risultano oltremodo innaturali per la nostra fisiologia e sono quindi causa oltre che del deterioramento delle nostre strutture articolari anche purtroppo delle lesioni o infortuni. L’ atleta professionista poi, vista la continua ricerca di prestazioni al massimo livello, chiede sempre di più al proprio fisico, spesso oltrepassando le soglie fisiologiche e portando lo sforzo muscolare e nervoso a livelli straordinari. Questi continui impegni psicofisici al massimo livello, come ben si può immaginare, sono ancora più lesivi per muscoli e articolazioni non solo per il loro livello ma anche per i brevissimi tempi di recupero di cui oggi dispongono gli atleti. L'attività fisica intensa e una insufficiente rigenerazione portano ad un eccesso di acidosi e al fenomeno detto "over-training". Il risultato è una riduzione delle prestazioni e una maggiore probabilità di lesioni. Migliaia di persone ogni anno subiscono seri traumi sportivi sia che siano professionisti che non, tra cui strappi muscolari, tendiniti, problemi alle articolazioni fino alle fratture. Questo si traduce in interruzioni dell'attività fisica (ma anche lavorativa) con gravi danni per le società sportive e non. Inoltre, l'uso eccessivo di alcune articolazioni e dei muscoli a causa della compensazione può portare a malattie croniche o più semplicemente ai classici dolori articolari.

RiEnergy induce un campo elettromagnetico a banda larga con un'intensità pari a quella dei sistemi biologici naturali, e quindi migliora il livello energetico del nostro corpo senza effetti collaterali. RiEnergy agisce su diversi processi fisiologici, come una migliore circolazione, l'aumento della pressione parziale di ossigeno nel sangue, come anti traumatico e antiedemigeno, così come tramite l'attivazione della sintesi di alcune proteine. La naturale rigenerazione dei tessuti di cui dispone il nostro corpo con l'uso di questa tecnologia aumentano al 30 %. La rigenerazione rapida dei tessuti logorati da un eccesso di attività sportiva è diventato uno dei fattori decisivi nelle competizioni sportive di oggi, dove il numero di allenamenti, di partite o di gare è sempre più elevato a causa della pressante azione degli sponsor e delle televisioni.